martedì 21 marzo 2017

LA COLLINA DEI CILIEGI

Pare proprio vero: risulto vincitrice del concorso indetto da LA COLLINA DEI CILIEGI.
Forse ora qualcuno non penserà più che sono una che lavora in editoria perché non ha successo, anche se poi quelli che l'apprezzano non sono i grandi.
Forse ora qualcuno penserà che ho rubato o mi sono fatta aiutare.
Io vorrei qui rispondere che proprio aiutando gli altri a raggiungere - chi più chi meno con successo - il proprio obiettivo, sono cresciuta anche come autrice e vado fiera di questo mio traguardo.
Vado quindi ad aggiungermi a chi sta percorrendo la mia stessa strada, sorretta, spero, da menti che sanno vedere al di là dell'errore e al di là della forma quella che mi piacerebbe risultasse anche sulla carta che avrete poi in mano la mia idea, il mio messaggio.

Grazie per la fiducia allo staff della casa editrice LA COLLINA DEI CILIEGI e grazie a voi lettori che con pazienza mi seguite o leggete le mie novità anche da questi lidi.

A seguito di accurate verifiche e di richiesta chiarimenti su alcuni punti mi sono vista costretta a rifiutare il premio poiché non ho visto più valide condizioni e basi per la buona e seria riuscita della pubblicazione.
La mia agenzia, il cui motto è "dalla parte dello scrittore", non intende sottostare a imposizioni o dictat da parte di chi ricerca qualità e poi si rivela molto poco serio e professionale.
Anche se taluni mi reputano ancora oggi una artigiana della parola nel campo dell'editoria, non ritengo onesto un comportamento al limite dell'illegalità sotto vesti di buone intenzioni.
Quanto accaduto mi sta incoraggiando a pubblicare a mia cura il testo incriminato, avendo ricevuto sinceri complimenti da tante oneste e care persone.
A brevissimo quindi troverete ulteriori notizie.



1 commento:

  1. Il mondo dell'editoria è in mano a lupi travestiti da agnelli. Presunti 'esperti' e 'super-professori' che fanno il bello e cattivo tempo. Quando si renderanno conto che il loro 'lavoro' ha i giorni contati sarà sempre troppo tardi. Oggi come mai prima le case editrici, come quelle discografiche, non sono più indispesabili. Prima lo capiscono anche loro e meglio sarà per tutti. L'autore CREA e fa il 90% del lavoro. Impensabile farselo sottrarre o sminuire da chi a conti fatti non fa altro che STAMPARE. La stampa oggi non serve più e domani ancor meno. Certo che la tua pubblicazione troverà spazio e pubblico che merita sui mercati che oggi contano davvero. Complimenti e buona fortuna.

    RispondiElimina