mercoledì 19 dicembre 2018

QUANDO ARRIVA IL NATALE

Quando arriva il Natale non si guardano soltanto le vetrine. Quando arriva il Natale ci si guarda indietro perché siamo alla fine dell'anno solare. Quando arriva il Natale non si cercano unicamente i regali da donare, ma anche quelli che qualcuno ci dona o ci ha donato.

Quando arriva il Natale ci si stringe le ginocchia e si fa un riassunto:
dalla primavera scorsa parte del tempo l'ho concesso ad altre attività più redditizie, ma che non hanno dato i risultati sperati. Non è stato tutto vano perché comunque è un'esperienza, ma ha lasciato dentro di me un senso di inutilità.
Avrei fatto meglio a dedicarmi a quello che mi piace di più ma che dà soddisfazione economica molto piccola? Forse. Ma anche no. Con il guadagno ho potuto pensare a non dover aumentare le tariffe o i compensi, con il relazionarmi con altre persone che ho scoperto interessate - oltre che interessanti - al mondo dei libri, ho acquisito qualche contatto in più con sviluppi futuri, altri invece mi hanno dato ispirazione.
Non tutto è perso e non tutto è inutile.

Ma quando arriva Natale si fanno bilanci anche su quello che si è. Ho avuto il piacere di concludere dei lavori molto più in fretta che nel passato, ma non per aver tralasciato cura o fasi di editing. Sicuramente anche gli autori sono cresciuti - e non soltanto nell'ambito artistico - ma anche io ho conseguito una consapevolezza sia degli strumenti da utilizzare che del metodo.


Quello che forse inizia a fare la differenza è che la fiducia - che deve necessariamente venire da entrambe le parti- aiuta a disbrigare molti compiti. Penso alla fase strutturale dove in alcuni casi mi potevo veder recapitata una versione ben diversa da quella che mi ero immaginata possibile per quel manoscritto. No, quest'anno abbiamo risolto MAGNIFICAMENTE e con relativa poca fatica le questioni strutturali che si intendevano in una mera "accorciatura" di alcune parti.
Poi lo stile: non si tratta di asciugarlo con phon e spazzola e dargli una qualche piega. Qui si tratta di dare una veste che riporti tratti dei personaggi, dell'ambiente… dell'autore.
E quest'anno, sono sincera, ne ho avuto prova magnifica con ben tre autori tra i quali di uno ho conosciuto la voce soltanto al momento della firma del contratto con l'editore. Non è facile indovinare avendo soltanto delle mail abbastanza spicce e contenute, non è facile giudicare soltanto il testo dove a volte anche il "livello" (non solo lessicale) giusto non è evidente.
Ora sono qui che attendo di presenziare alle prime presentazioni che sono già sicura saranno bellissime. Ho aperto anche un altro blog (SEGNALICET.BOLGSPOT.IT) per tenere separate le notizie dell'agenzia con quelle di altre attività e vorrei portarlo avanti con la forza e l'impegno che mi contraddistinguono. In questo settore sono ancora ai primi passi e tanto devo imparare ma sono certa che nei prossimi anni avrò anche lì delle strade aperte.

Per quanto mi riguarda è stato un anno intenso e non me ne vorrete se mi prenderò qualche giorno. Vorrei riprendere anche miei progetti che aspettano non più dentro un cassetto, ma dentro una chiavetta USB. Sono dentro di me e premono da tempo per andare su carta. Ma questo è un altro argomento, un altro blog.

Ringrazio quindi tutte le redazioni con le quali ho collaborato, gli amici, i sostenitori, i lettori occasionali e non, i curiosi che di tanto in tanto mi vengono a trovare, le persone che incontro per la strada o sul tram con in mano un libro - io o loro. Ringrazio soprattutto i miei autori che ancora una volta hanno posto fiducia e si sono questa volta dati seriamente da fare affinché il loro manoscritto possa uscire e possa ancora appartenere alla loro penna.
Io resto al loro fianco, al loro servizio, come consigliera, amica, professionista.
E' e rimarrà un piacere che non vorrò smettere se non il giorno in cui non ne avrò più il potere o la forza. Abbiamo tutti dimostrato che insieme si vince, ognuno per la sua parte e l'insieme è migliore del singolo.
Continuiamo così in serenità e onestà.
Grazie.

BUONE FESTE

sabato 24 novembre 2018

VITA E (FORSE) MORTE DI FRANCO MELLIER

Un certificato, un presunto bug nella rete e per Franco Mellier comincia il calvario: non risulta più tra gli abitanti di Novara. Viene tampinato da strani personaggi, i suoi amici sembrano non vederlo e solo Giulio gli concede considerazione. Paola, la sua compagna, all’inizio non gli crede e pensandolo affetto da qualche malattia misteriosa, lo sostiene con affetto crescente. La religione e l’arte non riescono a placare gli spettri che lo perseguitano né tanto meno offrire una soluzione alla condizione che l’opprime. Davanti alla porta di casa della suocera dove sono costretti a rifugiarsi, "...Paola si volta prevedendo l’inevitabile: dietro di lei il pianerottolo è buio e vuoto." 

Eccovi la breve la sinossi del romanzo di Massimo Caccia uscito per LETTERE ANIMATE in questi giorni.

E' l'epopea di un uomo che si ritrova spiazzato dalla tecnologia e viene risvegliato in questo nei suoi principi e filosofia di vita nonché nel suo sentire e amare, dalla compagna al lavoro, all'arte.
La nebbia, tipica di Novara come di tante altre città, è palpabile in ogni pagina anche a livello psicologico, ma fa parte dell'ambiente di provincia che non sa riscattarsi dalla monotonia.
E' anche il raccontare le ansie quotidiane di una generazione che è nata con tante speranze e viene ora sommersa, nel suo declino anche biologico, dalla totale assenza di rispetto per la persona.
Lo stile è melanconico, ma non risulta pesante oltre misura. La presenza di termini colti e del gergo della critica d'arte si insinuano qua e là a sorreggere l'immagine del protagonista come "un gran signore" che sia pur con i suoi studi, subisce le angherie del progresso al pari di un operaio.
Leggero e sciolto alla lettura superficiale porta con sé spunti di riflessione sul nostro tempo.

Mi permetto di aggiungere il link, ma lo potete trovare in molti store online, in versione ebook e cartacea:  https://www.youcanprint.it/fiction-generale/vita-forse-e-forse-morte-di-franco-mellier-9788871124780.html

Si tratta della nuova pubblicazione uscita ora con l'aiuto prezioso della mia Agenzia. Abbiamo curato l'editing e la campagna di ricerca editore, approdando a LETTERE ANIMATE che, pur essendo di recente stata acquisita dal Gruppo Borè, mantiene la cura e la politica editoriale (NO EAP) di sempre.
L'esperienza al momento può dirsi soddisfacente e positiva.
Seguiteci sui canali Facebook per le presentazioni e le recensioni, ma soprattutto permettetevi una buona lettura.
Parola di LICET ET DOCET 

giovedì 24 maggio 2018

GDPRS

In ottemperanza alla nuova normativa sulla privacy rendo noto che l'Agenzia Letteraria LICET ET DOCET non ha mai trasmesso dati sensibili di autori od opere presentate in valutazione a esterni che non facciano parte dell'iter anche amministrativo costituente il rapporto con l'autore riguardo il suo progetto.
Pertanto tali dati sono stati conservati sempre a riparo da possibili attacchi hacker. Rimangono in archivio  dopo la pubblicazione o il termine del contratto soltanto i dati storici, ma non vengono presi in considerazione per alcuna iniziativa di marketing per nessuna ragione.

A me fa piacere che autori bussino nuovamente alla mia porta o invitino conoscenti o amici a rivolgersi a me per quanto attenga a una produzione letteraria. Accoglierò loro come chiunque altro con la massima cura e riservatezza, cosa che mi contraddistingue.

Soltanto con esplicito consenso le copie a me affidate vengono trasmesse a terzi e gli eventuali responsi vengono immediatamente inoltrati al committente al quale è riservata possibilità di accettare o meno le offerte ricevute.

Prego però tutti coloro che nel percorso trovano difficoltà o non si ritengono soddisfatti del mio operato di essere chiari e onesti rivolgendo le loro lamentele al mio indirizzo. Troveranno sicuramente risposta adeguata.

Con un rapporto di reciproca fiducia e collaborazione ho visto nascere amicizie che si sono comunque riempite di stima e affetto, qualunque sia  stato alla fine il risultato.
Il mio lavoro con voi, cari autori della LICET ET DOCET, mi dà gioia, mi richiede impegno e mi restituisce molto di più di un versamento sul conto corrente.
Grazie.


N.B. Questo mio blog inoltre non utilizza altre funzionalità di raccolta dati al di fuori di quelle del programma qui utilizzato. La notifica standard per l'accettazione viene visualizzata al solo fine del vostro consenso. Grazie per attenervi alle regole di NETETIQUETTE e di buon senso nell'uso consapevole.

sabato 24 marzo 2018

TEMPISTICHE EDITORIALI

Forse già in qualche altro post qui ho parlato di tempistiche editoriali ovvero di quel lasso di tempo che trascorre dalla ricerca di un agente alla pubblicazione e quindi all'uscita del proprio manoscritto.
Ripercorriamo insieme le fasi principali:
LISTA NOMI DA CONTATTARE
qui varie sono le fonti, tra forum, conoscenze, rete e qualche sito che ospita database con indirizzi (spesso non rivisti o aggiornati).
CONTATTI E PROPOSTE
ai vari nominativi si invia di norma una breve descrizione (non una trama, ma nemmeno un'unica frase) e il manoscritto completo corredato dai propri dati anagrafici e di contatto.
Se si ha la fortuna di aver incontrato  e riscontrato buona valutazione si passa al primo preventivo. Se passano solo pochi giorni dall'invio meglio andarci cauti e interrogare l'interessato sul contenuto, magari chiedendo notizie di un particolare piccolo piccolo... Questo per essere certi che lo abbiano letto per intero.
Il preventivo sull'eventuale lavoro deve riportare chiaramente tutte le fasi, un po' come quello del dentista o dell'idraulico per esempio.
Qui iniziano i dolori e l'autore che per la prima volta si interfaccia con questa modalità, chieda di poter fare una prova di qualche pagina, per rendersi conto anche dei propri limiti.

Tra questa fase e la RICERCA DI EDITORE possono trascorrere anche MESI. Dipende da quanto c'è da fare o da quanto si concorda per i servizi editoriali. Il ripasso della penna rossa può anche essere effettuato in più volte, poiché anche le correzioni vanno valutate e riviste. L'autore può anche non accettare in parte o in toto il lavoro sul testo, ma questa è un'altra questione.

Infine il TEMPO DI PUBBLICAZIONE. Dall'invio della proposta fino ai primi riscontri - che si spera positivi - possono passare mesi, che riempiranno di angoscia sia l'agente che l'autore poiché ogni manoscritto è un unicum che non va mai generalizzato.
Qui ci sono incognite come la mole di valutazioni in coda, le preferenze, il periodo, nonché il personale a disposizione e il metodo di valutazione. Il rapporto diretto tra agente ed editore può in alcuni casi velocizzare, ma non sempre.
Tra l'arrivo del manoscritto a questa fase, quindi alla firma del contratto editoriale vero e proprio possono trascorrere cinque, sei, sette mesi se non addirittura un anno.
Si mettano quindi il cuore in pace quegli autori che pretendono di vedere i loro lavori uscire dopo quindici giorni.

Segue quindi la lavorazione del testo da parte dell'editore, la scelta della copertina, del formato, del visto si stampi e quanto concerne tutta la preparazione fisica per l'uscita (ISBN, impaginazione, riversamento in epub etc). Qui non dovrebbero passare che al massimo due mesi, fatto salvo la disposizione per l'uscita secondo un programma mensile o stagionale della specifica collana o casa editrice.
Sia l'agente che l'autore qui possono fare ben poco se non seguire le indicazioni e rispondere con sollecitudine all'editore. Le discussioni non devono intralciare la procedura e comunque devono venir risolte in breve, pena il deterioramento del rapporto tra le parti.

Nella mia piccola esperienza ho visto anche contratti scadere nell'attesa, ma anche venir "ripresi" quando si presenta una buona occasione. Come in questi giorni, nei quali ho ricevuto una proposta per un manoscritto elaborato lo scorso anno e inviato in valutazione a maggio 2017. Se il testo è valido e altri ne hanno riconosciuto il valore, l'attesa vale la pena (letteralmente).
Seguitemi quindi perché sono in arrivo novità. Un gradino alla volta anche la LICET ET DOCET sta scalando con i suoi autori la montagna editoriale italiana, facendo tesoro di ogni passo, anche quelli falsi e raccogliendo consensi e fiducia da parte di collaboratori e partner.
Gli autori ringraziano e soddisfatti ritornano con altre proposte.

domenica 28 gennaio 2018

C'ERA UNA VOLTA IN CLASSE

E' normale che dopo un po' di tempo ci venga voglia di raffrontarci con il destino e la vita di altri compagni, di persone con le quali abbiamo condiviso fatiche, gioie e sconfitte.
Quel po' è durato 35 anni e qualcosa e se non fosse stato per internet non credo sarebbe stato un successo.

Presente!         
Di quasi trenta alunni se ne sono presentati una ventina circa, tutti più o meno attempati e con tanti segni sul viso.
I mitici (da sx): Contin, Marangoni, Gri, Alinei e Degano
Ci siamo scambiati sorrisi, storie, indirizzi; abbiamo parlato di presente e di futuro, rivangando il passato... abbiamo onorato i professori che più di tutti hanno forgiato le nostre menti e le nostre personalità, aiutandoci a costruire carriere o a mettere le basi di quello che oggi siamo.
Il ricordo anche di brutti voti si è sovrapposto alle lezioni di vita che ne abbiamo tratto.

E' stato bello rivedervi, vedo riecheggiare sui messaggi, grazie della rimpatriata. Ora torno a casa felice di essere ancora me stessa.

Alla prossima e che dal passato nasca un fiore.