giovedì 31 gennaio 2013

Lavoro, lavoro

Dispiace troncare per un momento la serie di post "positivi" ed esplicativi sul lavoro di editor e di agente letterario, ma purtroppo - e questo però lo sapevo già - ci sono in giro persone che pretendono di avere il massimo senza nemmeno toccarlo, il portafogli.

Dispiace dirlo: è molto probabile che altri miei colleghi offrano la valutazione senza contributo, ma poi non so quanto carichino su "necessarie revisioni" e quanto in profondità ci vadano nell'analisi testuale.
Io, tenendo fede ai miei principi, chiedo una somma modesta per un lavoro professionale, chiaro, di sicuro aiuto e base per il prosieguo dell'iter per la pubblicazione. Questo richiede tempo e concentrazione, ovvero un lavoro mentale non da poco, che va remunerato se non altro in maniera forfettaria.
Chiedo questo contributo in anticipo, prima della consegna o invio della scheda di lettura, ma concedo quella somma a sconto per l'eventuale prosieguo dell'elaborazione, nel caso l'autore, dopo aver discusso i risultati, decida di continuare a collaborare con la LICET ET DOCET. Questo è messo in atto per non permettere a nessuno di avvalersi della mia opera senza riconoscerla.Vale il detto:
 
 Per colpa di qualcuno, non si fa credito a nessuno.